“la già evidenziata mancanza di comprensione della gravità della condotta, sia pure attinente a delitto colposo, pur tuttavia realizzato mediante il pesantissimo –fino alle estreme conseguenze- uso di mezzi di violenza personale, ad opera di 4 servitori dello Stato contro un ragazzo, solo, disarmato ed in stato di agitazione confusionale, e la totale assenza di segnali atti ad indicare una presa di distanza critica dalla stessa, appaiono elementi rilevanti di valutazione, ora come allora, trattandosi di una vicenda [...] che sottende una sorta di cultura della violenza, tanto più grave ed inescusabile, in quanto da parte di appartenenti alla Polizia di Stato, organo preposto in prima battuta alla tutela dei cittadini; vicenda che pertanto esige, almeno ora, una battuta di arresto per una matura e consapevole riflessione, onde evitare il rafforzamento di siffatta nefasta cultura e la ricaduta, alla prima occasione, in analoghe vicende delittuose, sia pure eventualmente anche solo di copertura di analoghi fatti criminosi commessi da altri, purtroppo, sebbene pur sempre isolati, neanche tanto rari”
Tribunale di Sorveglianza di Bologna