Cos’è. È l’ultimo film di Steven Knight, già sceneggiatore tra le altre cose de La promessa dell’assassino di Cronenberg. Il protagonista del film è Tom Hardy, che interpreta il ruolo di Ivan Locke, un capocantiere che lascia il sito di costruzione di un grattacielo dove lavora da mesi, proprio la notte prima della colata delle fondamenta, perché deve assolutamente andare a Londra per una questione privata. Il film racconta di questo viaggio in auto di un paio d’ore che Ivan passa costantemente al telefono.
Com’è. Il film si svolge interamente su un’automobile. È una BMW, per la cronaca. Quindi potrebbe essere uno di quei film che hanno un elemento narrativo forte che li condiziona e li rende degli esperimenti. All’inizio il film sembra di questi, come quello del tizio chiuso nella cassa per tutto il film, come quel vecchio noir con un tempo intero in soggettiva. Sono film a effetto spesso interessanti, ma che a fatica superano la prova della seconda visione. In realtà la sceneggiatura è stupenda, Hardy è molto bravo, ma quello che rende il film così avvincente è proprio la forza del lato cinematografico, fatto solo ai auto, faccia, sedili, specchietti, fari, strada.
Perché vederlo. Perché è un film che racconta un meccanismo abbastanza classico, cioè quello per cui un personaggio molto preciso e tassonomico si ritrova a gestire una alterazione di questa quiete organizzata che è la sua vita e questo cambia tutto, ma lo fa in modo squisito. Il film è sobrio, profondo, e leggero insieme. Tom Hardy si rivela un attore bravissimo, ottimo sulle mezze tinte, mai troppo enfatico in un film che sarebbe perfetto per uno che invece fa solo caccole e mossette. La sceneggiatura riesce ad essere semplice ma mai retorica, e tutto resta realistico nonostante il contesto narrativo così particolare. Non ci sono cadute di tono, e il film colpisce nel profondo. Si esce soddisfatti.
Perché non vederlo. Il doppiaggio italiano è molto debole, anche se per fortuna dopo venti minuti il film ti tira dentro e non ci fai più caso, pur sapendo che ti stai perdendo tante sfumature. Poi è un film con un attore solo, delle voci, l’autostrada in Inghilterra e le automobili; non c’è nemmeno un autogrill, un benzinaio, una sosta per la pipì. Magari non avete voglia.
Una battuta. C6!